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      Il fatto di Epeo è antichissimo; non pure fabbricò il cavallo agli Achei, ma dicesi che vi fosse entrato con essi. Fra costoro è degno di ricordanza anche questo Ippia dei nostri giorni, uomo nelle scienze dotto quanto qualsivoglia di quelli che lo precedettero, ragionatore acuto, chiarissimo spositore, ma porge le opere meglio assai che le parole, e adempie all’intenzione dell’arte, non come v’adempirono i suoi predecessori, i quali riuscirono bravi, per dirla con una frase geometrica, a costruire sovra una data retta un triangolo.(30) Eppure ciascuno degli altri essendosi ristretto a qualche opera particolare della scienza, ed avendola trattata bene, è stato pure in qualche pregio, ma questi che è valente meccanico e geometra, si mostra anche peritissimo di armonia e di musica, e con tanta perfezione sa ciascuna di queste arti, che pare come se non sapesse altro che quella sola. La sua teorica de’ raggi, della refrazione e degli specchi, e la sua astronomia, nella quale fa che i suoi predecessori paiano fanciulli a fronte a lui, ci vorria troppo tempo a lodarle. Ma un’opera sua che testè ho veduta ed ammirata descriverò volentieri.
      Comune argomento ed ai tempi nostri frequentissimo è la costruzione di un bagno; ma in questo comune argomento egli mostra un ingegno e un accorgimento mirabile. Il luogo non era piano, ma tutto scosceso e ripido, ed egli l’ha agguagliato gettando nella parte bassa una scarpa saldissima per sorreggere tutta l’opera, e assicurar bene le fondamenta delle fabbriche da sovrapporvi; e con molti contrafforti e barbacani(31) per maggior sicurezza afforzando tutto.


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Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Terzo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 448

   





Epeo Achei Ippia