Pagina (65/379)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E quando le verdi Lorely del Reno vennero a bagnarsi nei fiumi sacri, pellegrine di Germania, a Roma e ad Atene, mentre Hegel ritrovava la distrutta armonia tra la ragione e l'imaginazione, Schelling esponeva la idea fondamentale della filosofia di natura e della libera investigazione; Federico Hoelderling traduceva in azione letteraria i loro perchè e dava L'Iperione eremita della Grecia, entusiasta: pure Martino Wieland, da Biberach, scendeva al Partenone, più molle e più grazioso, Voltaire tedesco, attendeva all'edonismo e coll'Aristippo opponeva voluttà dignitosa dell'arte, contro l'austera frigidezza protestante del Cristo di Klopstoch; e, per altre vie, a riforma di una ragione sociale, Barthelemy abate orientalista, risparmiato dal Terrore, che in parte aveva suscitato e conservato alle lettere ed alla numismatica, inviava Anacharsis, desideroso di rivoluzioni: discepolo alacre alli Stoa ed ai Giardini filosofici, Le Voyage du Jeune Anacharsis en Grèce. Ma, sommo, volse disincantato le prore, sibarita satollo e fastidioso, un Giorgio Gordon, sotto la maschera del Childe-Harold; vi si ritemprava, armandosi sopra la gelata ironia del Tamigi, di strali d'oro e di luce solare.
      Donde il sarcasmo, che lo accompagnò in sul partire (ricordate la seconda stanza del canto primo del Pilgrimage): «No(30) waiter but a knight templar», non giovinastro bagascione, ma cavalier templaro, doveva consacrarsi verità ed elogio, se, a Missolonghi, combattendo, per quanto non morto di spada, chiuse la vita di poeta e d'uomo, rara specie di vizii grandi e di grandi virtù. Forse invidiati dall'ardente Foscolo, persecutore di gloria e di libertà, già mai soddisfatto: Foscolo, che ha segnato la più alta vetta dell'eloquio nostro integrato e il più nobile pensiero insofferente di dispotismo, lirico repubblicano; Foscolo, che meglio fece di tutti, quando nei Sepolcri, nell'impeto panico di pochi versi, riassumeva l'anima greca, e nella visione del navigante che veleggiò quel mar sotto l'Eubea, personificava (oh piccolo D'Annunzio!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo
1914 pagine 379

   





Lorely Reno Germania Roma Atene Hegel Schelling Federico Hoelderling L'Iperione Grecia Martino Wieland Biberach Partenone Voltaire Aristippo Cristo Klopstoch Barthelemy Terrore Anacharsis Stoa Giardini Le Voyage Jeune Anacharsis Grèce Giorgio Gordon Childe-Harold Tamigi Pilgrimage Missolonghi Foscolo Foscolo Foscolo Sepolcri Eubea D'Annunzio