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      Torniamo al «mens sana in corpore sano»; nè i bimbi, nè i vecchi sono cerebralmente sani; la religione è un fatto di inizio, o di pervertimento, non di sanità; all'uomo operante e responsabile basta il concetto del dovere kantiano, senz'altro, dove il Dio non esiste più, sostituito dalla Ragione. Più tosto, quando,
      ....i vegliardi che ai casti pensieridella morte già schiudon la mente,
      si incontrano compunti nei salotti, oggi della prudibonderia, se una vecchia gentildonna lombarda, che di Carlo Porta fece il proprio Omero di franca parola e di pensiero schietto, ne avvisa alcuno, che, a sua conoscenza, pazzerellò alquanto in gioventù, non può resistere dal tirarmi per la falda dell'abito, se le son vicino, ed additatomelo, dal susurrarmi all'orecchio, con molta sottile malizia: «Quand el cu l'è frust, el paternoster el diventa giust». Oh sì, a lei credo: la massima è singolarmente salace ed opportuna anche nel nostro caso.
      (35) Svampò in breve e con molte ragioni: incominciarono le critiche più esatte e meglio informate - Alfredo Gargiulo: «La Figlia di Jorio» fu una specie di esperimento storico - Vi trovò esplicazione specialmente quel fondo cupo, ferocemente sensuale, oscuramente superstizioso e violento, che si era così ben incontrato altra volta col poeta, in un momento di sensuale tristezza. «La Figlia di Jorio» ha quindi anch'essa e gravissimi gli errori ed i difetti che abbiamo già incontrato nella «Francesca». Se è il miglior dramma del D'Annunzio, «non è punto un capolavoro, tutt'altro.


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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo
1914 pagine 379

   





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