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      È questa la menda maggiore de' suoi volumi, zeppi di dottrina e di logica, inutili rispetto alla vita e li uomini, che, col loro agitarsi diuturno, li contradicono cotidianamente. La vita è la pietra di paragone dei sistemi e delle filosofie: li sopprime quando non si adattano, non a spiegarla, ma a volerla dirigere, cercandole una via diversa di quella ch'essa stessa si apre davanti. Alli uomini non bisogna insegnare a vivere: bensì mostrare come i primi altri abbiano mal vissuto: dal giudizio di paragone si riconosceranno e faran nuova rotta per il più facile, il più bello e migliore. Oggi, il maestro non deve che rammentare ed evocare, e, spesso, istruire non significa che predire.
      (56) Ecco quanto vi insegna un giornale sull'argomento, che è assai curioso ed interessante.
      I PLAGI DELLA NATURA.
      «La natura, instancabile e fantasiosa artista, si diverte talora a riprodurre se stessa: a plagiarsi, a ripetere le proprie forme e le proprie produzioni, a sbizzarrirsi in copie cento volte più interessanti dell'originale. Sono sparsi nelle varie parti del globo molti esemplari di tali bizzarrie. Al ponte delle Olle, che sovrasta un fiumiciattolo, confluente della Rhône, esiste una roccia conica che riproduce alla perfezione un profilo di donna, in tutti i suoi particolari: occhi, orecchi, naso, bocca.... Lo strano è, che la tradizione vuole che quel profilo rappresenti il ritratto di una bella fanciulla dei dintorni. Nel fiume, poi, abbondano delle roccie le quali, scavate dalla corrente, assumono l'aspetto di vasi, di olle: da cui il nome del ponte.


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Antidannunziana
D'Annunzio al vaglio della critica
di Gian Luigi Lucini
Studio editoriale lombardo
1914 pagine 379

   





Olle Rhône