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      corno bruno e ricolmo, che si alterna nelle parche sissizie,
      tra le scolie e il peana si conserva,
      sotto il liquido tuo consentimento, la patria libera.
     
      Tazza di vino, tazza di sangue!
      San Graal gnostico fiamma: ma il vino del delitto!
      Vino amaro e veleno nelle gole dei pezzenti angosciati;
      il vino de' peccati delli oziosi si intorbida e dà feccia,
      aceto e assenzio. Vino senza speranza al condannato,
      vino macabro e denso al sabba della morte.
      Triste sorbire dalla tazza estrema, poi che l'incalzapartenza all'avventure sconosciute, del fuoruscito;
      lagrime dentro al vino; ed il vino di Giuda.
      Voli la ridda da torno al palo,
      voli nel sole, voli fatica, voli entusiasmo;
      il vino nasce, il vino bulica;
      evohè, il vino suscita l'istoria.
     
      Aromati di gloria!
      Una memoria pervicace e paganasi plasma dentro ai fumi cordiali.
      Erano i geniali giorni della virtù sincera e grata,
      erano i trionfali ditirambi all'Iddio,
      Dionysos, le lotte ed i trionfi, sacrificio e vittoria.
      He-van-he! Dall'Egitto in Fenicia,
      dall'India in Grecia; e i cimbali profeticifremono e squillano!
      Simbolo imperituro della forza, simbolo di natura;
      al carro aggiogansi le tigri gaje e fulve, le fauci rosse aperte,
      il carro ruota, nelle battaglie, evohé! e stride,
      fiammeggia fra nubi di fiamme.
      Meteora!
      Insanguinato Jakkos, anche il supplizio destinavi alla carne,
      poi che la carne-mito pasca d'idee l'uomo,
      e sia certezza alla rivelazione,
      incendio siderale!
      Jesus bacchico e pallido: l'Adone, esangue come il vino tuo,
      piangon le donne frigie, Bacco d'istoria e di fantasia;


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





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