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      e alla vista compito, alla solita estetica morale.
      Ditemi, il corpo semplice, perché rifrange la luce multipla?
      I mirabili spettri da un cristallo! E secondo la luce,
      e secondo il colore, vi si svolge e conduceuna gamma variabile e variata;
      o cristallo squisito e ortogonale;
      il bene e il male similmente pel giuoco naturalesi ripresentano sulla sua faccia;
      ei non si impaccia e rendenello spettro il motivo della luce del sole,
      del fosforo ambiguo della lucciola,
      e di un carbone, d'una torcia, e d'un'anima in fine!
      Ma badate uno spettro: la virtuale imagine:
      vi basta nell'amore? A me no, lo sapete.
      Beate fantasie di caleidoscopio:
      ridde dipinte sul drappo bianco per la lente munificad'una lanterna magica!
      Ma baciate li spettri: toccate li spettri.
      Domandate ad Amleto se nuvole e fantasime,
      si possono abbracciare nel secreto delle alcove imbottite,
      ed a Macbeth l'orrore delle infernali apparizioni di Duncan al banchetto.
      Terrifiche ed inani, ecco l'imagine,
      o sciocche e pretenziose: Teodata s'innesta sopra Diotima
      a rivivere dalla bocca, vi da a baciare un velo.
      Mancherò più tosto a Teodora flava, a Damenassa pandemia,
      l'ossequio: l'ossequio della carne.
      Ma ciascuno di noi...
     
      Il Passante
     
      Perfettamente disputatrice, ma ciascuno di noiha la radice dell'esistenza in un sacco di scudi,
      in un torrente limpido, o nella melma di una palude,
      o in un cuor di vitella, o nel cervello pazzo di Tabarino,
      nell'elmo di Mambrino, e nessuno o già mai, nel vero campo,
      da cui deve spuntar l'anima umana.
      Perfettamente: i cristalli s'aggiogano come altrettanti buoi


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





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