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      e malattia eterna.
     
      Il Passante
     
      A te, per te, li stadii del sofrire:
      ogni dolore apparecchiò il motivo dell'accogliente.
      Quanto ho passato preparava il modo dell'averti,
      la mia ingenuità ebbe la cura di riserbarti nuovatra le molte che ho prima conosciute.
      Ammirabile tempo di credenza,
      d'ogni e qualunque passional credenza,
      tra il negare la formula di Dio, perché la negazione era la scusaalla divinità e il confondersi dentro l'anormalità dell'illusione.
      Ammirabile tempo, Giovinezza,
      per cui fioriva l'indulgenza a torno alle cangianti convinzioni nuove,
      e sofriva il mio spirito, l'umana inquietudine al sorriso.
      E badate, Signora: le corolle piangenti dei giacinti,
      ed i narcisi gialli, e le rose di mese, e i bianchi elleboriconvinzioni, indulgenze, sorriso ed inquietudini.
      Noi abbiamo dovuto passare per questa prateria costellataper raggiungere in alto la collina,
      rivolta alla mattina, ma impervia assai, aperta in sul tramonto.
      In quel dì recitai, a voi ed altri, io non lo so,
      alla prima vicina, a chi mi trascorreva a lato,
      alla prima venduta, alla povera e sciupata prostituta...
      - Non irritatevi: il bisturi anatomico rende ciò che volete:
      non dovevate armarvi dell'acciaio scientifico e sicurose avevate paura d''arrossirne.
      Alla prima vagante recitai:
      Gretchen, ragazza, piccolina ragazza;
      occhi, turchese giovani e chiari;
      sotto ai miei baci irrequieti a battere:
      ma sotto alle mie labra, le curve magre dell'anche, oh professionalmente,
      hanno vibrato: e mi dispiacquero: e fui insensibile.
      I tuoi seni han perduto la freschezza:


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





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