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      Quanti anemoni pallidi,
      e quanti stanchi sfioriti crisantemi!
      Portate qui, qui sulla bara, e gettate sull'acque molti fiori,
      tutti i fiori che voi troverete in questa valleche discende al fiume.
      E pure io so che molti temono i fiori: s'essi odorano il calice liliale,
      risentono un rimorso. - Molti sfoglian e calpestan i fiorisenza odorarli: ora il profumo è per loro minaccia.
      I fiori sulla Vergine! Hamlet cresce alle angoscie col dubiodiffida della tomba e le postreme
      lagrime dell'amici indaga e teme:
      pure dà fiori a Ophelia.
      Svolta la carovana mortuaria dentro al bosco.
      Dalle scorze rugose le Napee
      spiano indiscrete.
      Le secrete cure di chi sen va preceduta dal Cristo
      non conoscono ancora.
      Conoscono l'aurora.
      Nate dall'erbe e nate dalle piantele compiante salmodie non odono.
      E allor? Non so se passi il feretrofuori nella campagna o qui nel mio cervello.
      Se mi passa nel capo, sono Idee che passanoportando a sepoltura la mia miglior Idea.
      Passa pure un uccellosul cielo senza canti: quelli incanti d'armonia
      sono muti se passa un funerale.
      Nella terra ospitaledeporranno la Morta: morta di quindic'anni:
      intesse la Natura una serie d'ingannise muor la creatura a primavera.
      Per ciò non danno fiori i peschi: rosei erano lo scorso anno:
      vivea anche la Morta. - Cantano, cantano!
      L'Ondine sporgon fuor tra le ninfee il capo:
      salutan le Napee. Ma non riconoscono la carovana.
      Il fiume ride basso sull'acque cristalline:
      indifferenti ricercan l'Ondine
      un desiderio di vagar lontano.
      Fremono le foglie dell'ontano come la mia coscienza


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Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





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