Pagina (206/207)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      parla, consigliami, insegnami;
      amami tanto e appassionatamenteda farmi male, da smemorarmi...
      Tu sei, io non sono:... lo so...
      Mi guardi, mi aspiri;... oh, piacerecader dentro l'occhi tuoi, vivo
      come dentro a uno stagno annegarmi.
      Sì, sì, ma non più... oh bellissima.
      E parla, sì, parla parole.
     
      Ti odo: parole di cenere,
      ti odo: una voce di bigio velluto.
      È vero, hai ragione,... non puoi.
      Ti sento nel cuor, nella gola; son io che parlo per te. - E bene, che vuoi? -
     
      Liberati alla finee libera con te chi ti ama e sofre
      perché ti vede, impotente, sofrire.
      Esula, esulta, e rompi fuori dalla prigione,
      vola su in alto, varitrova in me la tua felicità.
      - Le ceneri violacee,
      la giornata indecisa nei crepuscoli, -
      non è più giorno, non è ancora sera -
      son io, son qui, affidati al riposoconfidati, raffreddati, soggiaci
      irrigidito, compreso, serenonella mia grigia immobilità.
      Son io che vuoi, l'amante che non ti tradirà,
      io che ti annullo, ti custodisco e t'insempro.
      Niente nel sempiterno,
      e Niente e Morto e Eterno,
      piega della mia vestevelluto di cenere inutile
      singulto, respiro, vagito, delirio:...
      liberati alla fine,
      libera li altri con te.
      Su, dignitosamente, confonditi con me!"
     
      Tu parli, tu parli parole...
      Sì presto: sì guidami l'atto:
      ricercami l'arme perfettadi un colpo, e non sbagli? è per sempre?
      Sì, sull'istante, ora...
      Tu ghigni? ...Ti stridono i denti,
      ti sguiscia nelli occhi una fiamma maligna:
      no, no; non è vero tu seiSorella cadetta e peggiore di Vita;...
      domani,... mai più...
      Lo vedi, lo senti che ti ho indovinata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le Antitesi e Le Perversità
di Gian Luigi Lucini
pagine 207

   





Morto Eterno Vita