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      ..: però che al maggior albero friniva, come una locusta giallo-bruna, la cicala sacra ai geronti, essendo che la navicella era drizzata verso il Pireo e portava la poesia italiana nell'omarino Abruzzese;... che toccò porto avanti il Boggiani vi arrivasse col suo legnetto troppo leggiero e fragile, ma coraggioso alla corrente ed ai marosi dell'omerico mare.
      Tal quale questo viaggio il nostro poeta ricanta il resto delle avventure ideali. Gli servono a pretesto per collocarsi di fronte, per la ciurma de' partiti, o di profilo, o di scorcio, o di sbieco, o deretanamente, secondo a ciascuno di quelli piace: presentasi a blandire i sogni di pigrizia o di ferocia, sa metterli tra la tema e la speranza, la grazia, il rifiuto, l'ammirazione, lo sprezzo: li obbliga a rivolgersi sempre a lui, e con quale barbara fatica, e con quale costante menzogna13, nella vita, nella letteratura. Pare che ciascuno sia abbacinato in costui: questi pretende che, senza la sua cooperazione, nulla si possa effettuare in patria: egli è l'uomo grande, indispensabile, unico: ed il popolaccio gocciolone gli batte sotto le mani rappresentativamente. - Quale e quanta deplorata mancanza di dignità nelli uni e nell'altro! Sì; l'humorista può accostarsi allo spettacolo perché è di sua competenza l'osservare le ridicole disonestà, lo sfoggio delle quali avvalora la sua dignitosa probità e lo fanno maggiore: ma l'humorista non vi si presenta attore patico od attivo; sdegna di dire che questa sorta di vita è anche il massimo vivere, il miglior poema.


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D'Annunzio al vaglio dell'Humorismo
di Gian Luigi Lucini
pagine 126

   





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