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      Perché lasciate gridare invano l'Hermes psicopompo, in sul mercato, se offrevi quest'animuccia mascherata, ripetendo la proposta, come un dì banditore i filosofastri al miglior offerente? E ve lo vendiamo, con tutta la sua dote; colle 75 camicie; le 12 dozzine di paja di calzette d'ogni colore, in filo ed in seta; innumerevoli cappelli; abiti da serata; smokings e giacche e marsine d'ogni foggia; 48 paja di guanti da passeggio, 24 bianchi glacés; 8 ombrelli tutti color viola; 10 parasoli verdi; 20 dozzine di fazzoletti da tasca; 150 cravatte; 10 veste da camera, una più magnifica ed imaginifica dell'altra; 15 paja di scarpe, con 6 paja definitive di pantofole molli, silenziose, impellicciate, orientali, moscovite, chinesi;... e la varietà suntuaria di una cortigiana barbara e celebre.
      Volete dunque, per poco, per nulla questo unico e straordinario poeta italiano, troppo vestito per essere sincero? - Va! va! a quanto?45. Non vi è dunque arte, professione, mestiere, bisogna, sia pure tra i più umili, pel logico contrapasso, che Italia possa offrire a costui, ritornato alla sua nuda persona? Di che egli è capace? - Di nulla: non ha mai soferto e non ha mai insorto; non ha mai vissuto, né col cuore, né colla mente, frigidità fragile, virilità svampata, egoismo per la gelata fiamma de' suoi sensi; non ha mai veramente amato od odiato. Non ha amato mai l'angoscia e la gioja; non le conobbe, perché è incapace d'ironia, preziosa e moderna virtù che fa sbocciare rose sulle piaghe e le ulceri de' lebbrosi, ed inturgida malignamente di un bubbone violaceo il seno di una vergine: e non amerà mai.


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D'Annunzio al vaglio dell'Humorismo
di Gian Luigi Lucini
pagine 126

   





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