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      Perchè sta nella vita corrente e la conosce a fondo, sa che questa è una continua contradizione, che il miglior modo di renderla, coll'arte, è foggiarne una di contrasti, di subite apparizioni, di impreveduti fenomeni, di lagrime e di risa insieme; già che singhiozzi di pianto e di riso provengono dalla stessa vibrazione del diaframma. Al qual proposito, preponendo una Avvertenza ai quattordici calepini delle Note, azzurri ed inediti, dove Carlo Dossi ha riposto il sale secretissimo e l'essenza delle essenze della sua mente e de' suoi ricordi, entro i quali più scavi e frughi e più il piccone e la pala ti estraggono fuori ricchezze insospettate e qui sepolte generosamente; egli si rivolge al letterato che andrà leggendoli per renderne conto ad altrui, e gli dice: "Se vuoi avere la giusta idea d'un concetto, cerca questo sotto la parola naturale e comune che lo determina; ma cercalo pure nella sua opposta, e nella sua inversa. Per esempio; se vuoi sapere sulla gioja, qui guarda ed anche quanto si enumera sotto dolore: sulla luce, va a vedere sotto ombra; intorno a sottigliezze filosofiche, riscontra con filosofiche sottigliezze". Ultimo motto a rischiarare tutto l'anfigorigo avvolgimento del suo paradosso.
      Donde, noi veniamo a sapere come i fatti ch'egli racconta sono, propriamente, i gesti della sua mente che vuol conoscersi in azione; così operò, alcune volte, il misticismo esasperato di Villiers de l'Isle-Adam, se si trovò in contatto colle platealità borghese - e ne riesce il Bonhomet cacciatore di cigni; - così predilesse Novalis; così perfece Gian Paolo Richter.


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L'ora topica di Carlo Dossi
Saggio di critica integrale
di Gian Luigi Lucini
Editore Nicola & C Varese
1911 pagine 242

   





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