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      Sembra a noi ch'egli apra una parentesi, per nascondervisi, quando sospende il racconto, vi immette, a tarsia ed a mosaico, le mirabili novelle come una minuta e scintillante gioielleria di pensieri e di rappresentazioni. L'azione, sotto via, si svolge meglio, sostenuta appunto da queste interruttive apparizioni; i cardini principiali, il leit-motiv vi continuano, direi, ipogei; li Apologhi, le Parabole sono le prove provate della attività delle sue emozioni, la dramatica dei suoi sentimenti figurati e messi ad agire, in sulla ribalta della sua letteraria sincerità. Perchè Carlo Dossi parla ad una turba di non iniziati i suoi lettori di ventura; come Cristo ha predicato ai Gentili; e tutti e due si fanno parabolani per esporre, in fatto, l'idea. Se viene interrogato può rispondere con Rimbaud, un altro Cristo di terrene passioni rosso fiammante: "Io(78) divenni un melodramma". Melodramma di entità psicologiche, di sottili astruserie, di legami più intimi, ch'egli ha scoperto e che, invano - si tentò celare nel nesso, tra la natura ambiente, così detta(79) "morta", - da chi non ha fino intuito, colla storia, il carattere il "momento" degli attori, che ne sono circondati. Chi conosce il segreto dei pinti romanzi di Hogarth comprenderà le mie scritte pitture. Il mobile la tappezzeria la pianta, vi acquistano un valore psichico, vi completano l'uomo, e, da semplici attrezzi teatrali, vengono a far parte integrante nel ruolo dei personaggi. Gli è il coro della antica tragedia ridotto a forma moderna".


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L'ora topica di Carlo Dossi
Saggio di critica integrale
di Gian Luigi Lucini
Editore Nicola & C Varese
1911 pagine 242

   





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