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      Non accorge la morale bruttura della sua anima collettiva e feroce. Oggi, il Concetto della Pornografia ha cambiato sede; io lo rimetto nel cervello, quelli altri lo inchiodano, tra coscia e coscia, nel sesso. Oggi, la pornografia è venuta in coturno a passeggiare, tra li onori delle pubbliche sedute parlamentari, careggiatavi delle 40.000 firme di dame e di dami di bergamasca e grottesca notorietà: coprire è mentire.. - Oggi, pornografia non è più quanto insulta, o non rispetta, il diritto d'arte, la bellezza della forma, la necessità funzionale e naturale della letteratura. - Pornografia non è pur sempre, e dovrebbe essere, quel pleonasmo che esorbita sul necessario, il dettaglio viziosamente enormizzato a proposito, sì da riempire il primo piano, la piccola e misera ragione di sfondo, l'atto accessorio, verso cui si vuole forzatamente condurre l'attenzione del lettore; dove rimangono l'artificiosa esposizione, l'inutile suggestione intensiva per li esercizii dell'inguinaja e delle perversità, certo di natura, ma non tutta la natura. Molti libri, affatturati su questa ricetta, invece, hanno spaccio per ciò, e sono lodati; moltissimi lettori vi accorrono, se a pagina tale, o tal'altra, degustano il sal amaro ed il limone spremuto di scene speciali, in cui Garaguez e Priapo, turco e romano, falliformi soggetti esemplari, discutono colla chreis greca e si accordano internazionalmente sempre, qualunque siano le loro capacità. Tali pubblicazioni si determinano per lucro; dimostrano l'esibizione, l'eccitamento, l'offerta, la soddisfazione acquistata a tariffa: "pornae bagascia: anche l'etimologia insegna; colei che vende piacere, che inganna, cioè, all'amore eseguendone tutti li atti; colei che è l'idolatra secondo il senso evangelico di Paolo da Tarso; insomma, la mercantessa di cose false, di spasimi e di voluttà simulate, di preghiere mentite verso una falsa e bugiarda divinità. Così, la letteratura pornografica rimane la menzogna gesuitica e male espressa: La Pia Giovanetta del canonico Nava, La Via del Paradiso, i romanzi ascetici e modernisti del Fogazzaro, il brecciame e la rigatteria variopinta, ricucita insieme, li sfoggi invelati di lussuria da basso impero, centone d'annunziano: tutta la roba rinverniciata, ridorata, a richiesta del tempo giudeo e ghettajuolo, le acadabranti posizioni ultra aretinesche, l'ambiguo ed il grigio, ad encomio, dell'epoca pigra e lutolenta, che appare, ora, sotto l'etichetta del libertinaggio, poi, della scienza, quindi, della religione, per ingannare, per corrompere, per farsi comperare, perchè autore ed editore ne abbiano i profitti maggiori: Pornografia.


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L'ora topica di Carlo Dossi
Saggio di critica integrale
di Gian Luigi Lucini
Editore Nicola & C Varese
1911 pagine 242

   





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