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      Egli aveva fondato la scuola scientifica del diritto: se l'antropologia criminale toglieva l'uomo dall'assurdo di un peccato originale, dalla crudeltà di una deliberata malvagità, gli assegnava una malattia, sostituiva, ad una colpa, l'immeritato destino del delinquere; chiamò, in parte, responsabile la società di molti delitti individuali, che scomparirebbero, se li organi dello stato volessero difendere e premunire, nella corsa del vivere e del meglio vivere, li individui soggetti alla loro tutela e trascurati per l'imperio delli antichi pregiudizii e privilegi, condannandoli ad essere li insufficienti abbandonati senza ajuto a migliorarsi. A che il castigo ultimo e definitivo che sopprime? Perchè diffidare della concreta virtù naturale, dell'istintivo principio che ci avvia, per l'utile, al meglio, e richiamar la legge grettamente sul fatto e là colpire a morte, quando il delitto capitale? - Anche la predicazione cristiana aveva fatto suo cardine del: "Viva e si converta!" Perchè, li ergastoli non avrebbro potuto tramutarsi in manicomii criminali, dove la esperienza e le cure avrebbero agito a salvare delinquenti, redimendoli? Perchè, se tutto è un cerchio chiuso e non sappiamo distinguere dove termini la materia e dove incomincia la forza, dove l'Uomo, per dar luogo a Dio, si dovrebbe dubitare della continuità delle leggi nel campo morale, dalla selezione fisica alla metamorfosi delli istinti, rivissuti come anomalie crudeli, sanguinose, cleptomane, bugiarde, depravare (tutti modi primordiali di difesa del troglodita, esposto ai pericoli del cielo, della terra, delli animali e del proprio fratello); perchè le bestialità non potrebbero svolgersi in virtù coscienti ed operanti, per l'utile, al benessere?


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L'ora topica di Carlo Dossi
Saggio di critica integrale
di Gian Luigi Lucini
Editore Nicola & C Varese
1911 pagine 242

   





Uomo Dio