Pagina (22/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      L'Arte amante l'ha tradito.
      E, d'in torno all'Almaura, sopra alla decadenza che si sdraia, cieca e sorda della vita, delle sofferenze e dell'amore per la vita, la quale si rinnovella e si espande, crudele e buona, ma sempre munificente; questa decadenza s'abbandona negativamente sulle piume nere dell'egoismo e dello scetticismo pontificato dallo snobismo di moda: pure di tratto in tratto anche soffia un vento di pazzia per l'intentato, per lo sconosciuto. L'estrema razza ha perduto il vigore delle nobili inspirazioni: nell'ipseismo di Nietzsche, nella negazione d'Hartmann, nella mistica religione del nihilismo, le migliori intelligenze si illanguidiscono, si distruggono. Il rapporto tra veritā e rappresentazione di questa, la sinceritā ed il sentimento, la collettivitā e l'individuo si sformano, si fanno abnormi, si eretizzano: i Mostri, da qui, stanno per nascere, Leviatan od Antecristo, ma l'aspettazione della finalitā cruenta si intensifica ed approssima la fine desiderata e temuta.
      Poi, l'eretismo mobile della passione per un piacere, per un capriccio, per una perversitā trova il suo campo aperto e largo nella vita, ora oziosa, ora troppo affaccendata, delli artisti lirici. Sono delle brevi e fugaci apparizioni di etere fulve e di turbanti verginitā dubie; ed il moto senza regola di una corsa pazza alla voluttā, tra i concettini, le indiscrezioni pimentate, l'esposizioni velate di forme feminili si ricongiunge alla nevrosi collettiva ed affoca il pensiero d'un entusiasmo falso galvanizzando un'arte che non ha rispondenze.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





Arte Almaura Nietzsche Hartmann Mostri Leviatan Antecristo