Pagina (134/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Perché, se, in pubblico, le labra mormoravano riprovazioni ed anatemi, in secreto, assai e troppo si dilettavano di quelle cantaridate letture ed il volumetto tremava nelle mani commosse ed alquanto febbrili.
      Ottone di Banzole, che prendeva a farsi chiamare dal suo vero nome, Alfredo Oriani, aveva la specialità dei torbidi e dubii casi erotici. Preferiva li amori lesbici e le religiosità greche di certe offerte passionali alla Paphia; per il primo, tra noi, propagine del parnassiano e procace Mendès, del molto parigino e libertino René Mazeroy, ci portava il contributo di alcune osservazioni piccanti e salaci intorno alle alcove inquiete, sull'origliere delle quali, in bello intreccio ed abbandono, si confondono le treccie bionde e brune delle ginandre e riposano le stanche testoline feminili morfinomani.
      Fu specialista, cosí, di tipi paradossali, signorilità feminili perverse ed ingenue ad un tempo, cerebrali cortigiane di lusso, per cui la bellezza plastica è fatta valere dalla coltura e dall'ingegno; amò queste fragili e crudeli divinità moderne e le circonfuse di pompa, di arte, di assoggettazioni maschili e di virili vigliaccherie.
      Della donna, spesso, fece la femina di lussuria ed un agente di distruzione; ed è bene osservare, come la natura prima e l'istinto non vengono sotto il fittizio dell'apparecchio attuale soffocati, ma, per logica reazione, risorgano, a dominio sulla civiltà. Donde una sua ragione sociale lo sosteneva nel filo delle favole imaginate, ed a me piaceva per le deduzioni pessimiste, per l'orgoglio di un carattere che si differenziava, per la esuberanza dell'eloquio, per la vivacità delle descrizioni e del maligno sorriso gratificando l'uomo, l'homo sapiens, ed il suo prodotto il progresso: disincantato, era un ironista ed un aggeminatore di metalli curiosi: alcune sue descrizioni, credo, possono far testo di nobile italiano, ancora, rarità squisita e veramente lodevole.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





Banzole Alfredo Oriani Paphia Mendès René Mazeroy