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      Oh tutto questo XVIII secolo è trascurabile; non vi pare, eccellenti uomini pratici, che volete rude la vita come una selce e che non abitereste la Farnesina, perché un palazzo meraviglioso? Pure da queste inezie discese a noi, e voi pure la godete, quella rivoluzione per cui siamo; come discenderà, da simili opere di inutile e pura estetica, quell'altra cui aspirate, meglio, che dai vostri meetings e dalle vostre formole.
      I delicati raggrinzeranno la fronte e arriccieranno il naso, e dalle ciglia basse faranno sgusciare uno sguardo di riprovazione. Ma sono questi delicati delle guardie di città, preposte alla sorveglianza delle pandemie, e dei banchieri allegri in buona compagnia dopo mezza notte; dei canonici repleti dopo compieta, dei bottegai burloni, dopo il conto di cassa delle giornate, contenti se fu pingue la vendita. Questi delicati hanno i loro santi, a cui fanno lume; non importa, se, per le loro professioni, buggerano ed ingannano il prossimo, codesti cittadini sono i delicati per la morale consacrata dal codice e dalla stola.
      Perciò, la fiaba di Roi Pausole è piú che battagliera, piú che corazzata, piú che aggressiva. Gattina di lusso, che non ha scialacquato l'istinto felino della razza negli anni di servitú e nella lenta degustazione delle zuppe eccellenti concessele, con rispetto, dai padroni, si rizza volontaria e sfida. Assai moderna, sotto la maschera di un carneval di Venezia, come una sposa adultera dei Dogi, porta a spillone, nei capelli rialzati, uno stiletto, e, come occorre necessità, se ne serve per arme.


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Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





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