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      Dove comprendono che le donne meno nude sono le piś viziose e che un bacio al bel paggio non si rifiuta mai. Dove conoscono la fragilitą della carne, perché con poche parole di sobillazione, Giglio manda i quaranta lancieri ugonotti, scolari della modestia di Taxis e fidi alla continenza, a correre per i prati, come altrettanti Fauni in calore, dietro alle pastorelle che non si lagnano.
      Cosķ vi sono, nella cittą di Tryphźme, dei ricoveri, nei quali, i figli d'ambo i sessi, che abbiano di che lagnarsi della paterna autoritą, possono trovar ricovero e protezione, ed i teneri amanti stanza alle loro sollecite effusioni; come esistono delle leghe di ben pensanti a sradicare la dissolutezza pubblica, promuovendo delle conferenze contro l'uso degli abiti per le vie. Dove, anche, si viene a sapere che ai ricevimenti festosi della cittą, per l'entrata del ben amato sovrano, la miglior parte del corteo č una teoria di giovanette nude; dove infine un re Pausole puņ dire, a risposta del discorso dell'oratore operaio che gli dą il benvenuto: «Che si regali a questo poveraccio, che ha lavorato assai, una casetta, una pensione, del tabacco, del vino e due o tre ragazze a riscaldargli le lenzuola in dicembre»; e ad un borghese, raccomandare: «Se potessi aggiungere la piś piccola libertą a quella di cui gią godete, lo farei volontieri, ma il codice di Tryphźme non mi lascia il diritto di imporre una limitazione»; ed all'ottimato: «Signore, non č per comodo vostro che ho rimutato il costume della patria.


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Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





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