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      Ciascuno, per quanto alcune dottrine vagheggino un comunismo stabile e legislativo ed una uniformità d'eguaglianza, tenta di farsi la propria vita, quindi il proprio pensiero, personalmente, senza badare ai doveri ed ai diritti altrui i quali lo limiterebbero nel suo campo d'azione. Ciascuno prende la sua felicità e sviluppa la sua energia a detrimento altrui; ciò che la solidarietà racchiusa sotto il minimo comune denominatore di una etichetta non gli potrebbe permettere.
      Buono altruismo è questa Società dei Poeti; irrealizzabile prova, nella repubblica anarchica delle lettere; nel cui ambito qualcuno può essere qualche cosa, quando abbia sorpassato moltissimi, dopo d'averli danneggiati, quando, imparate le regole della sintassi e della grammatica, ora le sprezzi e non le usi; quando, infine, dica, secondo sincerità, ciò che non ancora la folla abbia sentito e proferito, non per divulgare messianicamente un suo modo di pensiero, ma per dimostrare, che, semplicemente, e ciò è assai piú difficile, cosí pensa e con logica secondo il suo buon piacere. E dopo ciò, auguri alla Società dei Poeti.
      Comunque, non è una professione di fede che qui mi si domanda, né considerazioni generali tanto piú facili a dedursi, in quanto meno siano opportune; piú tosto, la solita informazione di scartabellatore di libriccini e di volumetti, questi, oggi, tutti dedicati al ritmo, e ch'io ho trascurato da molto tempo nella consueta rubrica della quinta colonna.
      Angelo Toscano non può essere che un giovane.


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Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





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