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      Ma dopo che fosse stata scannata, non credo che senza difficoltà grande avrebbe potuto essere:" cavillo bello e buono, perchè il traduttore, astraendosi dalla qualità e dal fine degli apparecchi, non ha l'animo che alla giovane, la quale già si figurava di esser condotta all'altare per altro e finita la cerimonia nuziale esser sposa ad Achille.
      Paolo Rolli che fu il primo editore del poema di Lucrezio tradotto dal Marchetti (Londra 1717), lo mette terzo tra l'Eneide del Caro e le Metamorfosi d'Ovidio dell'Anguillara. Eccede dall'un lato come il Baretti dall'altro, quando assevera, ch'egli era non solamente null'affatto poeta, ma verseggiatore molto mediocre, perchè non c'è pagina nella sua traduzione che non contenga alquanti versi molto flosci e zoppi. Il Tiraboschi la dichiarò elegantissima e della critica del Lazzarini dice, che, da qualunque ragione ella movesse, non ha avuto effetto e nulla ha scemato la stima di cui quella ha sempre goduto. Invano, ripete altrove, ha preteso di combattere il comun sentimento de' dotti. Il sommo Leibniz dovendo riferire nella sua Teodicea un passo del secondo libro ove si descrive il movimento spontaneo attribuito agli atomi da Epicuro, si vale della versione del Marchetti anzi che dell'originale.
      Prenderò dal Martha un tratto sull'amore, che mostrerà meglio che il rifacimento del Lazzarini con quale libertà il Marchetti trattasse Lucrezio.
      Ces tourments de l'amour usent le corps et l'âme;
      Ta vie est suspendue au geste d'une femme,
      Ton bien croule, l'usure envahit ta maison,


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Della natura delle cose
di Tito Lucrezio Caro
Casa Editrice Sonzogno Milano
1909 pagine 330

   





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