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      Varcano a nuoto e i rapidi torrenti:
      Tal da' teneri tuoi vezzi lasciviDolcemente allettato ogni animale
      Desïoso ti segue ovunque il guidi.
      Insomma tu per mari e monti e fiumi,
      Pe' boschi ombrosi e per gli aperti campi,
      Di piacevole amore i petti accendi,
      E così fai che si conservi 'l mondo.
      Or; se tu sol della natura il frenoReggi a tua voglia, e senza te non vede
      Del dì la luce desïata e bellaNè lieta e amabil fassi alcuna cosa;
      Te, dea, te bramo per compagna all'opra,
      In cui di scriver tento in nuovi carmiDi natura i segreti e le cagioni
      Al gran Memmo Gemello a te sì caroIn ogni tempo e d'ogni laude ornato.
      Tu dunque, o diva, ogni mio detto aspergiD'eterna grazia; e fa' cessare intanto
      E per mare e per terra il fiero Marte,
      Tu che sola puoi farlo. Egli soventeD'amorosa ferita il cuor trafitto
      Umil si posa nel divin tuo grembo.
      Or; mentr'ei pasce il desïoso sguardoDi tua beltà ch'ogni beltade avanza,
      E che l'anima sua da te sol pende;
      Deh porgi a lui, vezzosa dea, deh porgiA lui soavi preghi, e fa' ch'ei renda
      Al popol suo la desïata pace.
      Chè se la patria nostra è da nemicheArmi agitata, io più seguir non posso
      Con animo quïeto il preso stile,
      Nè può di Memmo il generoso figlioNegar sè stesso alla comun salute.
      Tu, gran prole di Memmo, ora mi porgiGrate ed attente orecchie, e ti prepara,
      Lungi da te cacciando ogni altra cura,
      Alle vere ragioni, e non volereI miei doni sprezzar pria che gl'intenda.
      Io narrerotti in che maniera il cieloCon moto alterno ognor si volga e giri;
      Degli dèi la natura, e delle cose


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Della natura delle cose
di Tito Lucrezio Caro
Casa Editrice Sonzogno Milano
1909 pagine 330

   





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