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      Se uno spazio infinito, dice Lucrezio, si estende per ogni verso, se principj creatori della materia in numero infinito si muovono ab eterno in quelle pianure incommensurabili, in che maniera avrebbero prodotto solo la nostra terra, e il nostro firmamento e si può credere che al di là di questo mondo tanti elementi restino oziosi34?" In questi vasti concepimenti che tenevano da Democrito, gli epicurei s'incontrano pure con le congetture della scienza moderna.
      Sopra altri punti di fisica gli atomisti son iti più oltre che molti altri filosofi dell'antichità. Per esempio, hanno detto che tutti i corpi tendono per natura verso il centro del mondo e che meno gravi cedono naturalmente il posto agli altri. Ammettono l'esistenza del vuoto, negata dalla maggior parte delle scuole; tra le altre da quelle di Platone e di Aristotile. Non solo gli atomisti la ammettono come concezione razionale, ma fin dal principio hanno fatto esperienze per dimostrarlo35. È chiaro che nell'atomismo il vuoto era necessario perchè gli atomi irreduttibili potessero muoversi e combinarsi.
      A proposito del vuoto, che con gli atomi, è il fondamento di tutto il sistema, notiamo un'osservazione o almeno una idea, assai rilevante. Gli epicurei riconoscono che nel vuoto tutti i corpi, quale si sia la loro gravità cadono con pari celerità. Lucrezio ha visto chiarissimamente e spiegato bene quello che non fu poi dimostrato che col mezzo della macchina pneumatica. Quando altri è avvezzo agli incerti barlumi della fisica antica e stupisce come il poeta abbia potuto esprimere questa legge con tanta esattezza e precisione.


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Della natura delle cose
di Tito Lucrezio Caro
Casa Editrice Sonzogno Milano
1909 pagine 330

   





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