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      A queste parole stette mutolo, ma sorridendo il signor Vinciguerra, e venne presso al signor Dottore per vedere, dacchè egli era stato pungente come il tribolo nel parlare, se aveva lo scillinguagnolo in bocca. Il che avendo noi preveduto, credemmo di smascellar per le risa, e facemmo sì, che non ne fu altramente accorto il signor Dottore. Compite le risa, e non facendo motto nè cenno alcuno della compagnia, il signor Giacomo e gli altri vollero che per cortesia fosse contento il signor Pietro di seguitare, e egli, poi che alquanto ebbe tenuto a terra chinato il viso, tutto festevole incominciò:
      - I crini il signor Dottore, gli occhi con non so che aggiunta e la fronte il signor Vinciguerra, e io vi darò perfetta la testa di questa donna, se le signorie vostre non si graveranno d'udire, e di prestarmi per poco spazio, che poco spazio chieggo, le purgatissime orecchie loro.
      Tacendo tutti e tutti mostrandosi intenti:
      - Dal naso, soggiunse il signor Pietro, prenderò del ragionamento mio principio. Questo, se io non erro, riguardevole è tanto in noi animali razionali che per avventura non si estimerebbe giammai; e siccome finte treccie le donne, e gli uomini capelli trovano alle volte per servirsene, e altresì gli occhi, così n'ebbe di quelle già e di quelli, e forse n'ha in qualche luogo ora, che senza vero naso veggendosi, appararono un modo di così ben attaccarne un falso in quella vece, che vero e naturale egli potè a qual uomo, che vi riguardò e pose cura intorno, apparire anzi che no.


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Il libro della bella donna
di Federico Luigini da Udine
L'Aristocratica Editrice Milano
1925 pagine 114

   





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