Pagina (106/114)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Maledica non sarà, che (avvenga dica il proverbio essere ciò il quinto elemento) il dir mal d'altrui è vizio gravissimo, e chiunque dice che li pare e piace, quel che non li pare bene e li dispiace viene ad udire bene spesso poi, e non fusse peggio. Ma vi è peggio, che la vita si perde alle volte, e bene il seppe Dafita il grammatico, il quale, preso per avere infamati e morduti co' velenosi suoi denti regi, fu senza pietà e compassione niuna crocifisso in su'l monte Torace. Il perchè fece che n'usci fuori e ne nacque il proverbio con le male lingue, il quale è, Guardatevi dal monte Torace. Vedete Plutarco nel libricciuolo ch'egli fa dell'allevazione de' figliuoli, e troverete che un Sotade e un Teocrito filosofo divennero partecipi della mala sorte che hanno alle fine questi latranti cani. Considerate ch'è vero proverbio che si ha in bocca tuttodì, la lingua cioè non aver osso, ma ben farsi ella dare giù per lo dosso. Considerate che se Cicerone e Demostene avessero posto un freno alla strabocchevole e scapestrata lingua loro, eglino avrebbono vissuto forse più alla lunga, e meno crudelmnete sarebbono morti che non morirono. Niuna parte del corpo nostro, come ben disse il Petrarca ch'ebbe fior d'intelletto, è più pronta a nocere e più difficile a frenarsi che la lingua nostra, della quale soleva dire Esopo di Frigia, favoleggiatore eccelentissimo, niuna cosa ritrovarsi più buona, nè più cattiva. Il perchè io non mi meraviglio di Zenocrate se dimandato e chiesto da un di quei compagni maldicenti, co' quali esso si trovava ad essere, perchè anch'egli non pungesse e non dicesse male d'alcuno, rispose così: Io sono perciò tacito, che il maledire altrui m'ha fatto alcuna volta pentire; ma non già mai il tacere.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il libro della bella donna
di Federico Luigini da Udine
L'Aristocratica Editrice Milano
1925 pagine 114

   





Dafita Torace Guardatevi Torace Plutarco Sotade Teocrito Cicerone Demostene Petrarca Esopo Frigia Zenocrate