Pagina (11/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nelle cronache anglo-sassoni s'incontrano taluni tiranni i quali, come pervenivano a grado altissimo di grandezza, erano lacerati da' rimorsi, aborrivano dai piaceri e dalle dignità che avevano conseguite col prezzo della colpa, abdicavano le loro corone, e studiavansi di scontare i loro delitti con crude penitenze e continue preghiere. Di tali fatti hanno parlato con amare espressioni di spregio parecchi scrittori, i quali mentre facevano pompa di libero pensare, erano veramente di tanto meschino cervello quanto poteva esserlo un monaco de' tempi barbari, ed avevano costume di misurare gli universi fatti della storia del mondo con le medesime seste con che giudicavano la società parigina del secolo decimottavo. Nulladimeno, un sistema il quale, comunque sformato dalla superstizione, introdusse un vigoroso freno morale nella società per innanzi governata dalla sola forza de' muscoli e dalla audacia dell'animo; un sistema il quale insegnava al più potente e feroce signore, ch'egli era, al pari dell'infimo dei suoi sudditi, un ente responsabile; è degno d'essere rammentato con maggiore rispetto dai filosofi e dai filantropi.
      Le stesse osservazioni calzano allo spregio con che, nel secolo andato, era costume di parlare de' pellegrinaggi, de' santuari, delle crociate, e delle istituzioni monastiche del medio evo. In tempi ne' quali gli uomini quasi mai inducevansi a viaggiare, spinti da una curiosità liberale o dal desio di guadagno, era meglio che il rozzo abitatore del Settentrione visitasse la Italia e l'Oriente come pellegrino, più presto che rimanesse a vegetare negli squallidi tuguri e tra le foreste dove era nato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Settentrione Italia Oriente