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      Non destando maraviglia nelle menti degli osservatori contemporanei, esse sono state pochissimo avvertite dagli storici. Non vennero eseguite né da atti legislativi né dalla forza fisica. Cagioni puramente morali fecero senza rumore svanire ogni distinzione, dapprima tra Normanni e Sassoni, poscia tra schiavi e padroni. Nessuno potrebbe presumere di determinare il tempo preciso in cui siffatta distinzione cessava. Qualche debole vestigio del vecchio spirito normanno si potrebbe forse ravvisare nel secolo decimoquarto; qualche lieve vestigio dell'istituzione del villanaggio hanno scoperto gli eruditi nell'epoca degli Stuardi: che anzi, tale istituzione fino ai di nostri non è stata abolita con legge particolare.
      XIII. Sarebbe ingiusto non riconoscere che lo agente precipuo di queste due grandi emancipazioni fosse la religione; e potrebbe forse dubitarsi che una religione più pura sarebbe stata una causa meno efficiente. Lo spirito benevolo della morale cristiana repugna, fuori d'ogni dubbio, alle distinzioni di casta; ma siffatte distinzioni sono segnatamente odiose alla Chiesa di Roma, come quelle che sono incompatibili con altre distinzioni essenziali al suo sistema. Ella veste i suoi sacerdoti d'una dignità misteriosa che li fa reverendi ad ogni laico; e non considera qualsiasi uomo inetto al sacerdozio per ragioni di nazione o di famiglia. Le sue dottrine concernenti il carattere sacerdotale, per quanto si vogliano reputare fallaci, hanno più volte mitigati non pochi dei mali che affliggono la società. Non può riguardarsi come assolutamente nociva quella superstizione, la quale in paesi afflitti dalla tirannia di razza sopra razza crea una aristocrazia affatto indipendente da ogni razza, inverte le relazioni fra l'oppressore e l'oppresso, e costringe il signore ereditario a prostrarsi innanzi al tribunale spirituale dello schiavo ereditario.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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