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      In ciò parimente la Chiesa d'Inghilterra appigliossi ad una via di mezzo. Copiò le formule di preghiera del rito cattolico romano, ma le tradusse in idioma volgare, e invitò la indotta moltitudine a congiungere la sua voce con quella del ministro.
      La medesima politica potrebbe osservarsi in ciascuna parte del suo sistema. Ricusando affatto la dottrina della transustanziazione, e dannando come idolatria l'adorazione del pane e del vino sacramentale, volle, con grande disgusto de' puritani, che i suoi figli ricevessero i ricordi del divino amore, piegando mansueti le loro ginocchia. Smettendo molti ricchi ornamenti che circondavano gli altari dell'antica fede, ritenne tuttavia, con ribrezzo degli spiriti deboli, la veste di candido lino, la quale era simbolo della purità convenevole alla Chiesa, come quella che è la mistica sposa di Cristo. Smettendo mille atti di pantomima che nel culto cattolico romano fanno l'ufficio di parole intelligibili, con grave scandalo di molti rigidi protestanti, segnava del segno della croce il bambino al fonte battesimale. Il cattolico romano mandava le proprie preci ad una schiera di santi, fra' quali annoveravansi molti uomini di carattere dubbio, e parecchi di carattere odioso. Il puritano ricusava il nome di santo perfino allo apostolo delle genti, e al discepolo amato tanto da Cristo. La Chiesa d'Inghilterra, quantunque non invocasse la intercessione di nessun essere creato, nondimeno predistinse. certi giorni per la commemorazione di alcuni, che avevano fatto e sofferto molto per la fede.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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