Pagina (129/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nella Camera de' Comuni l'opposizione prevaleva, ma non decisamente.
      A nessuno de' partiti mancavano saldi argomenti a sostenere le provvisioni che voleva adottare. I ragionamenti de' più illuminati realisti possono riassumersi nel modo seguente: "È vero che vi sono stati grandi abusi; ma vi si è posto rimedio. È vero che i diritti più preziosi sono stati violati; ma sono stati rivendicati e tutelati con nuove guarentigie. Le sessioni degli Stati del regno, in onta ad ogni esempio precedente e allo spirito della Costituzione, vennero sospese per lo spazio di undici anni; ma adesso si è provveduto, che tra parlamento e parlamento non sia un intervallo maggiore di tre anni. La Camera Stellata, l'Alta Commissione, il Consiglio di York, ci opprimevano e spogliavano; ma quelle corti abborrite ormai più non esistono. Il Lord Luogotenente si studiò di stabilire il dispotismo militare; ma egli ha pagato col capo il proprio tradimento. Il Primate corruppe il nostro culto co' riti papali; ma egli, rinchiuso dentro la torre, aspetta il giudizio de' suoi pari. Il Lord Cancelliere sanzionò un sistema che poneva gli averi d'ogni Inglese a discrezione della Corona; ma è caduto in disgrazia, è stato rovinato e costretto a cercare rifugio in terra straniera. I ministri della tirannide hanno espiati i loro delitti; le vittime della tirannide hanno ricevuta la ricompensa di quanto hanno sofferto. Stanti così le cose, sarebbe insania perseverare in quella condotta che era giustificabile e necessaria allorquando, dopo un lungo intervallo riapertosi il parlamento, trovammo l'amministrazione altro non essere che un ammasso di abusi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Camera Comuni Stati Costituzione Camera Stellata Alta Commissione Consiglio York Lord Luogotenente Primate Lord Cancelliere Inglese Corona