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      E però, corse subito sorda una voce che affermava, la ribellione de' Cattolici Romani di Ulster essere parte d'una vasta opera di tenebre, immaginata e condotta in Whitehall.
      XLIX. Dopo alcuni giorni di preludio, nel dì ventesimosecondo di novembre 1641, scoppiò il conflitto tra i due grandi partiti, che si sono poi sempre osteggiati ed osteggiansi tuttavia per recarsi in mano il reggimento del paese. La opposizione propose, che la Camera de' Comuni dovesse presentare al Re una rimostranza, enumerando i falli della amministrazione fino dal tempo in cui egli ascese al trono, e significando la diffidenza con che il popolo riguardava la politica di lui. Quell'assemblea che pochi mesi avanti era stata unanime nel chiedere la riforma degli abusi, si divise in due fiere ed ardenti fazioni, di forza pressochè uguali. Dopo un violento discutere, che durò molte ore, la rimostranza fu adottata con la maggiorità di soli undici voti.
      L'esito di tale conflitto giovò grandemente il partito conservatore. Non era da dubitarsi che soltanto qualche grave indiscrezione potesse impedirgli di ottenere la preponderanza nella Camera Bassa. La Camera Alta era già tutta di quel partito. Nessuna cosa mancava per assicurargli la vittoria, se non che il Re in tutta la sua condotta mostrasse qualche rispetto per le leggi, ed una scrupolosa buona fede verso i suoi sudditi.
      I suoi primi provvedimenti promisero bene. E' sembra che finalmente si fosse indotto a pensare, come era necessario cangiare intieramente il sistema, e si volesse adattare a ciò che non poteva più oltre evitarsi.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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