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      Il Parlamento inglese faceva le leggi per la Scozia. I giudici inglesi sedevano nei tribunali della Scozia. Anche quella inflessibile Chiesa, che erasi mantenuta a dispetto di tanti Governi, non osava far sentire un lamento.
      LXIII. Tanta era stata, almeno in apparenza, l'armonia tra i guerrieri che avevano soggiogato la Irlanda e la Scozia, e gli uomini politici che sedevano in Westminster! ma l'alleanza ch'era stata cementata dal pericolo, fu sciolta dalla vittoria. Il Parlamento dimenticò di dovere la propria esistenza allo esercito. Lo esercito era meno disposto che mai a sottoporsi alla dittatura del Parlamento. Veramente, i pochi membri i quali formarono ciò che poscia venne chiamato la coda o la groppa (Rump) della Camera de' Comuni, non avevano, più che i corpi militari, diritto ad essere stimati i rappresentanti della nazione. La contesa fu tosto condotta ad un esito decisivo. Cromwell empì la Camera d'uomini armati. Ne cacciarono giù dal seggio il presidente, vuotarono la sala, e ne chiusero le porte. La nazione che non amava nessuna delle due parti avverse, ma che, suo malgrado, era costretta a rispettare la capacità e la fermezza del generale, guardò quell'evento con pazienza, se non con compiacenza.
      Il Re, la Camera de' Lordi, e quella de' Comuni, erano stati vinti e distrutti; e sembrava che Cromwell fosse rimasto unico erede di tutti e tre. Nondimeno, v'erano certe limitazioni impostegli tuttavia da quella stessa armata, cui egli andava debitore della sua immensa autorità. Quel corpo singolare di uomini era quasi interamente composto di repubblicani zelanti.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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