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      Non aveva partecipato alle ultime rivoluzioni, e le aveva guardate con isdegno simile a quello che sentirono le legioni romane stanziate lungo il Danubio e l'Eufrate, allorchč giunse ad esse la nuova che le guardie pretoriane avevano messo in in vendita lo Impero. Era cosa da non potersi patire che alcuni reggimenti, solo perchč erano per avventura acquartierati(23) presso Westminster, osassero di fare e disfare, a loro arbitrio, pił volte in sei mesi il Governo. Se era convenevole che lo Stato fosse retto da' soldati, quei soldati che a settentrione del Tweed avevano sostenuta la potenza inglese, avevano diritto di dare il loro voto quanto quelli che presidiavano la Torre di Londra. Pare che vi fosse meno fanatismo fra le legioni dimoranti nella Scozia, che in ogni altra parte dello esercito; e Giorgio Monk che le capitanava, era tutto l'opposto d'uno zelante. In sul primo scoppio della guerra civile, aveva pugnato a favore del Re, ed era stato fatto prigioniero dalle Teste-Rotonde; aveva quindi accettata una commissione dal Parlamento, e con poca pretensione alla santocchieria, erasi innalzato per mezzo del suo coraggio e della sua virtł militare all'alto comando. Era stato un utile servitore ad ambi i Protettori; aveva mostrata acquiescenza allorquando gli ufficiali a Westminster balzarono gił dal seggio Riccardo e restaurarono il Lungo Parlamento; e l'avrebbe similmente mostrata nella seconda espulsione del Lungo Parlamento, se il Governo Provvisorio non gli avesse porta cagione d'offesa e di timore.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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