Pagina (194/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vennero quindi solennemente aboliti con uno statuto, e non rimase vestigio del vecchio costume di possedere a titolo di militari servigi, salvo que' servigi d'onore, che tuttavia, nella cerimonia dell'incoronazione, vengono resi alla persona del sovrano da alcuni signori territoriali.
      III. Ed era ormai tempo di sciogliere lo esercito. Cinquantamila uomini, usi alle armi, furono a un tratto dispersi fra mezzo alla società; e la esperienza sembrava far credere come certo, che siffatto repentino mutamento dovesse essere cagione di gran miseria e di grandi delitti: val quanto dire, che i veterani cacciati di impiego, sarebbero o andati accattando di porta in porta, o spinti dalla fame al saccheggio. Ma ciò, per buona sorte, non avvenne. In pochi mesi, non rimase segno che indicasse come la più formidabile armata del mondo si fosse fusa con la gran massa del popolo. Gli stessi realisti confessavano che in ogni ramo di onesta industria i guerrieri licenziati prosperavano più che ogni altro uomo; che nessuno di loro venne addebitato di furto o di rapina; che non se ne vedeva nè anche uno che andasse limosinando; e che se un fornaio, un muratore, un vetturale, si faceva notare per diligenza e sobrietà, egli era probabilissimamente uno de' vecchi soldati d'Oliviero.
      La tirannide militare era caduta; ma negli animi di tutti aveva lasciato profonde e durevoli traccie. Il nome di un esercito stanziale fu per lunga stagione abborrito; ed è degno di nota, che siffatto abborrimento fosse più forte ne' Cavalieri che nelle Teste-Rotonde.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Oliviero Cavalieri Teste-Rotonde