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      Il certificato dei saggiatori teneva luogo d'istituzione e d'induzione, e senza tale certificato, niuno poteva occupare un beneficio. Fu questo indubitatamente uno degli atti più dispotici che mai facesse qualunque sovrano inglese. Nondimeno, temendosi generalmente che il paese venisse invaso da uomini ignoranti, o ebrei, o reprobi, col nome e con la paga di ministri, alcuni rispettabili personaggi, che per lo più non procedevano amici a Cromwell, confessarono che, in quell'occasione, egli era stato pubblico benefattore. I presentati che avevano ottenuta l'approvazione de' saggiatori, prendevano possesso delle loro rettorie; coltivavano le terre, raccoglievano le decime, officiavano senza libro e senza cotta, ed amministravano la eucaristia ai fedeli assisi innanzi a lunghe mense.
      Così l'ordinamento politico della Chiesa nel Regno trovavasi in confusione inestricabile. La forma prescritta dalla vecchia legge del paese, non ancora revocata, era l'episcopale. Quella prescritta dalla ordinanza parlamentare, era la presbiteriana. Ma nè la vecchia legge nè la ordinanza parlamentare praticamente valevano. La Chiesa, nella condizione in cui era a quel tempo, può rappresentarsi in sembianza di un corpo irregolare, composto di pochi presbiterii, e di molte congregazioni indipendenti, che erano tenute soggette ed unite dall'autorità del Governo.
      Fra tutti coloro che eransi maggiormente adoperati a ricondurre il Re sul trono, molti erano zelanti de' sinodi e del direttorio, e molti desideravano terminare con una concordia i dissidii religiosi che avevano per tanto tempo agitata l'Inghilterra.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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