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      Perfino gli austeri moralisti confessavano, che in una Corte come quella, non poteva aspettarsi rigorosa fedeltą conjugale da un uomo, che mentre era fanciullo, era stato sposato ad una bambina. Anche i patriotti volentieri scusavano un caparbio giovinetto, che aveva voluto punire con immoderata vendetta un insulto fatto al proprio genitore. La macchia di cotesti amori e risse notturne venne presto cancellata da fatti onorevoli. Allorquando Carlo e Luigi accomunarono le forze loro contro la Olanda, Monmouth comandava le milizie ausiliari inglesi spedite sul continente, e fece prova di valoroso soldato e d'ufficiale non privo di senno. Ritornato in patria, divenne l'uomo pił popolare del Regno. Nulla gli mancava fuori che la Corona, alla quale non pareva ch'ei non potesse in alcun modo arrivare. La distinzione che con assai poco giudizio era stata fatta tra lui e i pił grandi Nobili, aveva prodotti pessimi effetti. Da fanciullo, era stato invitato a tenere il cappello in capo nella sala del trono, mentre Howards e Seymours gli stavano accanto col capo scoperto. Alla morte di principi stranieri, aveva indossata, in segno di lutto, la veste purpurea: segno che nessun altro suddito, tranne il Duca di York e il Principe Rupert, avevano licenza di portare. Era naturale che simiglianti cose lo inducessero a considerarsi come Principe legittimo della famiglia degli Stuardi. Carlo, anche nella etą matura, giaceva immerso ne' piaceri, e curavasi poco della propria dignitą. Appena reputavano incredibile che a venti anni avesse segretamente sposata con tutte le forme una donna, che avendolo ammaliato con la propria beltą, non gli s'era voluta dare ad altri patti.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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