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      Possiamo, quindi, con franchezza asserire, che mentre Giacomo II regnava, l'Inghilterra conteneva tra cinque milioni e cinque milioni e mezzo d'abitatori. Secondo il maggior computo, essa aveva un terzo della popolazione de' tempi nostri, e meno del triplo della popolazione che adesso è raccolta nella sua gigantesca metropoli.
      III. L'augumento del popolo è stato grande in ogni parte del Regno, ma generalmente maggiore nelle Contee settentrionali, che nelle meridionali. Veramente, gran parte del paese oltre il Trent, fino al secolo decimottavo era in istato di barbarie. Cagioni fisiche e morali avevano cooperato perchè lo incivilimento non si spandesse per quella regione. Il cielo era inclemente, il suolo in condizioni tali, da richiedere arte somma ed industria nella coltivazione; e poca poteva essere l'arte e la industria in una contrada che spesso era teatro di guerra, e che, anche quando vi regnava una pace di solo nome, veniva perennemente devastata dalle bande di ladroni scozzesi. Avanti e lungo tempo dopo il congiungimento delle due Corone britanniche, eravi tanta differenza tra Middlesex(62) e Northumberland, quanta oggi ve n'è tra il Massachusetts(63) e gli stabilimenti di quelle genti nomadi, le quali nelle rimote contrade occidentali del Mississipi, amministrano rozzamente la giustizia con la carabina e il pugnale. Nel regno di Carlo II, i vestigii lasciati da lunghi anni di strage e di saccheggio vedevansi ancora chiaramente per molte miglia al mezzogiorno del Tweed, nello aspetto della contrada e nei costumi del popolo.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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