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      In ogni parte si erigevano bastioni e forti, edificandoli con principii ignoti a Parma o a Spinola. Le artiglierie e le munizioni accumulavansi in tanta quantitā, che lo stesso Richelieu, il quale dalle precedenti generazioni era stato considerato come operatore di prodigi, avrebbe chiamata favolosa. Niuno poteva viaggiare per molte miglia in quelle contrade, senza udire i tamburi d'un reggimento in marcia, o senza essere fermato dalle sentinelle de' ponti levatoi d'una fortezza. Nella nostra isola, all'incontro, era possibile vivere e viaggiare lungamente, senza che nessun suono o vista di cose marziali rammentasse che la difesa dello Stato era divenuta una scienza ed una professione. La maggior parte degli Inglesi che avevano meno di venticinque anni, non avevano probabilmente veduta mai nessuna compagnia di soldati regolari. Delle cittā le quali nella guerra civile avevano valorosamente respinto le armate ostili, nč anche una era capace di sostenere un assedio. Le porte rimanevano aperte di notte e di giorno: i fossi erano senz'acqua: gli spaldi delle mura si erano lasciati andare in rovina, o erano racconci in modo, che il popolo vi potesse con diletto passeggiare nelle notti estive. Molte delle vecchie abitazioni de' Baroni erano state fracassate dai cannoni di Fairfax e di Cromwell, ed erano mucchi di rovine coperte di edera. Quelle che restavano in piedi, avevano perduto il loro aspetto marziale, ed erano diventate palazzi rurali dell'aristocrazia. I fossati erano mutati in vivai di carpii e di lucci.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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