Pagina (364/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Cotali opinioni in Parlamento non potevano manifestarsi se non con grande riserbo, perocchè la milizia cittadina era una istituzione eminentemente popolare. Ogni qualunque osservazione intorno ad essa eccitava lo sdegno di ambi i grandi partiti dello Stato, ed in ispecie di quello che mostravasi zelantissimo della Monarchia e della Chiesa Anglicana. Le legioni delle Contee erano comandate quasi esclusivamente da nobili e gentiluomini Tory; i quali andavano alteri del loro grado militare, e tenevano come fatto a sè stessi ogni insulto contro la istituzione alla quale appartenevano. Sapevano bene pur troppo, che tutto ciò che dicevasi contro la guardia cittadina era detto in favore d'un esercito stanziale, il cui nome era da loro abborrito. Un simigliante esercito aveva signoreggiata l'Inghilterra, e sotto esso il Re era stato assassinato, la nobiltà degradata, i gentiluomini spogliati delle loro terre, la Chiesa perseguitata. Non v'era signore rurale che non avesse da raccontare una storia di danni e d'insulti a lui inflitti, o al padre suo, dai soldati parlamentari. Un vecchio Cavaliere aveva veduto mezza la sua campestre residenza distrutta. Gli olmi ereditarii d'un altro erano stati abbattuti. Un terzo non poteva mai porre il piede dentro la chiesa della propria parrocchia, senza che i suoi scudi sfigurati, i capi mozzi delle statue de' suoi antichi, gli rammentassero come i soldati d'Oliviero avessero di quel sacro luogo fatto stalla ai propri cavalli. E però, quegli stessi realisti che erano pronti a combattere per il Re loro, erano gli ultimi ai quali egli potesse chiedere i mezzi di assoldare milizie regolari.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Parlamento Stato Monarchia Chiesa Anglicana Contee Tory Inghilterra Chiesa Cavaliere Oliviero