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      Le strade sono state pressochè interamente rifatte. Le lastre sono state sostituite alla paglia, e i mattoni al legname. I pavimenti e le lampade, lo sfoggio di ricchezza nelle principali botteghe, e la squisita nettezza delle abitazioni de' gentiluomini, sarebbero sembrate cose miracolose agli uomini del secolo decimosettimo. Nondimeno, la relativa importanza delle vecchie capitali delle Contee non è affatto ciò che essa era. Città più moderne, città che di rado o giammai si trovano rammentate nella nostra storia antica, e che non avevano rappresentanti nei nostri più antichi Parlamenti, a memoria d'uomini che vivono ancora, si sono innalzate ad una grandezza, che la presente generazione guarda con ammirazione ed orgoglio; comunque non senza ansietà e rispettoso terrore.
      XIX. Le più eminenti di coteste città erano, nel secolo decimosettimo, sedi rispettabili d'industria. Che anzi, il rapido progresso(130) e la vasta opulenza loro venivano allora descritti in un linguaggio che parrebbe scherzevole a chi abbia veduta la loro grandezza presente. Una delle più popolate e prospere era Manchester. Il Protettore aveva voluto che mandasse un rappresentante al Parlamento; e gli scrittori del tempo di Carlo II la ricordano come luogo di operosità e di opulenza. Il cotone, per lo spazio di mezzo secolo, già vi si trasportava da Cipro e da Smirne; ma la manifattura era nella sua infanzia. Whitney non aveva peranche insegnato come la materia rozza potesse fornirsi in abbondanza quasi favolosa.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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