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      In tali occasioni vedevasi circondato da buffoni, scelti, per la più parte, fra i più vili mozzorecchi che esercitavano il mestiere al suo tribunale. Costoro sbeffeggiavansi e vituperavansi a vicenda per divertirlo. Egli s'associava al loro osceno cicaleccio, e come gli si scaldava il cervello, li abbracciava e baciava in una estasi di tenerezza ebbra. Ma quantunque in sulle prime il vino sembrasse ammollirgli il cuore, gli effetti che poche ore dopo in lui produceva erano assai differenti. Spesso egli recavasi al seggio della giustizia, dopo d'avere fatto lunga pezza attendere la Corte, e nondimeno senza avere dormito tanto da svinazzarsi, con le guance infocate, e gli occhi stralunati come quelli d'un maniaco. Trovandosi in siffatto stato coloro che gli erano stati compagni nella gozzoviglia della notte precedente, se erano savi, sottraevansi al suo sguardo; perciocchè la rimembranza della familiarità alla quale gli aveva ammessi, infiammava la malignità di lui; ed avrebbe sicuramente afferrata la minima occasione per coprirli d'imprecazioni e d'invettive. Fra le sue molte odiose specialità, non era meno odioso il piacere che egli prendevasi a guardare in cagnesco e mortificare pubblicamente coloro che, negli accessi della sua tenerezza da briaco, aveva incoraggiati a fidarsi del suo favore.
      I servigi che il Governo aveva sperato ch'ei gli dovesse rendere, furono compiti non solo senza tergiversazione, ma con sollecitudine e prospero successo. La sua prima impresa fu l'assassinio giuridico d'Algernon Sidney.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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