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      Non era difficile prevedere che qualora Giacomo con mezzi illegali e popolari si fosse(311) studiato di promuovere gl'interessi della propria religione, la prova sarebbe fallita; l'odio che gl'isolani eretici sentivano per la vera fede, sarebbe diventato pił forte e pił feroce che mai; e nelle menti di tutti sarebbe nata una indissolubile colleganza tra il protestantismo e la libertą civile, tra il papismo e il potere arbitrario. Frattanto, il Re sarebbe divenuto obietto d'avversione e sospetto al suo popolo. L'Inghilterra sarebbe stata, come sotto Giacomo I, Carlo I e Carlo II, una potenza di terzo ordine; e la Francia avrebbe dominato irrefrenata oltre le Alpi e il Reno. Dall'altro canto, era probabile che Giacomo, operando con prudenza e moderazione, osservando strettamente le leggi, e sforzandosi di acquistare la fiducia del suo Parlamento, avrebbe potuto ottenere per coloro che professavano la sua religione, non poco alleggiamento. Dapprima si sarebbe venuto alla abolizione degli statuti penali; tosto dopo a quella delle incapacitą civili. Infrattanto, il Re e la nazione inglese congiunti, si sarebbero potuti porre a capo della coalizzazione europea, avrebbero opposto un argine insormontabile alla cupiditą di Luigi.
      Innocenzo fu reso pił fermo nel proprio giudicio dal parere de' principali inglesi che erano alla sua Corte. Fra essi, il pił illustre era Filippo Howard, discendente dalle famiglie pił nobili della Gran Brettagna; da un lato nipote del Conte d'Arundel, dall'altro del Duca di Lennox.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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