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      Abborriva i Puritani con odio multiforme, con odio religioso, politico, ereditario e personale. Gli considerava come nemici di Dio, nemici della autorità legittima nella Chiesa e nello Stato, nemici della bisava, dell'avo, del padre, della madre, del fratello, e suoi propri. Egli, che si era così altamente doluto delle leggi contro i papisti, adesso affermò di non sapere immaginare in che modo altri potesse avere la impudenza di proporre la revoca delle leggi contro i Puritani(352). Egli, il cui têma prediletto era stato la ingiustizia di imporre agli ufficiali civili giuramenti religiosi, stabilì in Iscozia, mentre vi governava da vicerè, il più severo atto di prova religiosa che fosse mai conosciuta nel Regno(353). Egli, che aveva mostrata giusta indignazione allorquando i sacerdoti della sua fede venivano appesi alle forche e squartati, spassavasi a udire le strida de' Convenzionisti, e a vederli contorcersi mentre sentivansi dirompere le gambe nello stivaletto(354). Così, divenuto Re, chiese subito ed ottenne dagli ossequiosi Stati di Scozia, come il più sicuro pegno della lealtà loro, la legge più sanguinaria che sia stata mai fatta nell'isola nostra contro i Protestanti Non-Conformisti.
      XXIV. Con questa legge pienamente concordava lo spirito di tutta l'amministrazione del Governo. La feroce persecuzione che infuriò mentre egli era vicerè in Iscozia, si fece più ardente che mai il giorno che ei divenne sovrano. Quelle Contee in cui i Convenzionisti erano in maggior numero, furono abbandonate alla licenza della soldatesca.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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