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      Vero è che le sue navi erano poco atte a sostenere simigliante incontro; ma sarebbero state soccorse da una flottiglia di trenta grosse barche da pescare, ciascuna delle quali era bene equipaggiata di montanari armati. Il Comitato, nondimeno, ricusò di porgere ascolto a tale proposta, e ne rese impossibile la esecuzione facendo nascere un tumulto fra' marinaj.
      Quindi, tutto fu confusione e scoraggimento. Le provvigioni erano state così male amministrate dal Comitato, che mancavano le vettovaglie alle truppe. I montanari perciò disertavano a centinaia; e il Conte, col cuore lacerato dalla propria sciagura, cesse alla urgenza di coloro che pertinacemente seguitavano ad insistere ch'egli marciasse verso le pianure.
      La piccola armata, adunque, si affrettò a giungere alla sponda di Loch Long, traversò sulle barche quel passo, ed approdò alla Contea di Dumbarton. Ivi, il dì seguente, pervenne la nuova che le fregate avevano forzato il passo, che tutte le navi del Conte erano state prese, e che Elphinstone era fuggito da Ealan Chiering, lasciando il castello e le munizioni al nemico.
      Ciò che rimaneva a fare, era d'invadere, malgrado ogni svantaggio, le pianure. Argyle deliberò di spingersi arditamente fino a Glasgow. Ma appena ebbe ciò detto, coloro stessi, i quali fino a quel momento lo avevano istigato a piombare celeremente sulle pianure, spaventati, disputavano, protestavano; e quando videro che nè ragionamenti nè rimostranze giovavano, fecero disegno d'insignorirsi delle barche e fuggire, lasciando il loro Generale e gli uomini suoi a vincere o perire senza soccorso.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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