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      I due amici viaggiarono insieme per la Contea di Renfrew fino a Inchinnan. Ivi il Black Cart e il White Cart - due fiumi che ora scorrono traverso a prospere città, e muovono le ruote di molte fattorie, ma allora compivano il loro corso tranquillo fra mezzo a pascoli e scopeti - si congiungono insieme innanzi di gettarsi nel Clyde. L'unico guado per cui i viandanti potessero passare, era guardato da una mano di milizia civica. Vennero fatte loro alcune dimande. Fullarton provossi di far cadere il sospetto sopra sè solo, perchè al compagno non si badasse. Ma gl'interrogatori suspicavano che la guida non fosse il rozzo villano che pareva. Gli posero le mani addosso. Argyle si spinse d'un salto nelle acque, ma immantinente fu preso. Lottò per breve tempo contro cinque aggressori; ma non avendo altre armi, tranne le sue pistole da tasca, le quali, inoltre, erano sì bagnate, a cagione d'essersi immerso nell'acqua, che non vollero prendere fuoco, fu gettato a terra da un colpo di spadone, e messo in custodia.
      Confessò d'essere il Conte d'Argyle, forse sperando che il suo gran nome avrebbe mossi a riverenza e pietà coloro dai quali era stato preso. E davvero, ne furono molto commossi, come quelli che erano semplici Scozzesi d'umile condizione; e benchè fossero corsi alle armi a pro della Corona, probabilmente preferivano l'ordinamento e il culto della Chiesa Calvinistica, ed erano assuefatti a riverire il loro prigione come capo d'una casa illustre e campione della Fede Protestante.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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