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      In fine, Monmouth dichiarava come egli potesse provare d'essere nato di legittimo matrimonio, ed essere, per diritto di ereditą, Re d'Inghilterra; ma per allora poneva da parte i suoi diritti, li sottoponeva al giudicio di un libero Parlamento; e intanto desiderava essere considerato solo come Capitano Generale dei Protestanti inglesi, i quali eransi armati a distruggere la tirannide e il papismo.
      XXVIII. Disonorevole come era tale Manifesto a coloro che lo avevano messo fuori, non era fatto senza arte a fine di incitare le passioni del volgo. Nelle contrade occidentali produsse grande effetto. I gentiluomini e il clero di quelle parti dell'Inghilterra, tranne pochi, erano Tory. Ma i piccoli possidenti, i trafficanti delle cittą, i contadini e gli artigiani, erano generalmente animati dal vecchio spirito delle Teste-Rotonde. Molti erano Dissenzienti, ed esasperati da piccole persecuzioni, dispostissimi a gettarsi in una disperata impresa. Il grosso del popolo abborriva dal Papismo, e adorava Monmouth, il quale non gli era straniero. Il viaggio ch'egli nella state del 1680 fece nelle Contee di Somerset e di Devon, era ancora vivo nella memoria di tutti. In quella occasione, era stato sontuosamente ospitato da Tommaso Thynne in Longleat Hall, che era allora, e forse anche oggi, la pił magnifica casa campestre dell'Inghilterra. Da Longleat ad Exeter, lungo le siepi, stavano di qua e di lą schierati numerosi spettatori che lo acclamavano. Le strade erano sparse di fronde e di fiori.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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