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      Passando dinanzi alle milizie schierate, le salutò con un sorriso, e con passi fermi ascese sul palco. Tower Hill era coperto fino ai tetti d'una innumerevole folla di spettatori, i quali in solenne silenzio, rotto solo da sospiri e da pianti, aspettavano d'udire le supreme parole dell'idolo del popolo. "Dirò poco:" cominciò egli "io qui vengo non a parlare, ma a morire. Io muoio protestante della Chiesa Anglicana." I vescovi lo interruppero, dicendo che ove non confessasse la resistenza essere peccato, egli non era membro della loro Chiesa. Cominciò a parlare d'Enrichetta, e disse: lei essere virtuosa ed onorata giovine; lui averla amata fino allo estremo, e non poter morire senza esprimere ciò che sentiva. I vescovi di nuovo lo pregarono non parlasse in quel modo. Seguì un alterco. I sacerdoti sono stati accusati d'avere trattato aspramente un moribondo. Ma sembra che solo adempissero quello che essi reputavano debito proprio. Monmouth conosceva i loro principii, e se avesse voluto schivare la importunità loro, non avrebbe dovuto richiedere la loro assistenza. I loro argomenti generali contro la dottrina della resistenza, non fecero in lui effetto veruno. Ma allorquando gli favellarono della rovina alla quale aveva trascinati i suoi valorosi ed affettuosi seguaci, del sangue che era stato sparso, delle anime che s'erano presentate senza i debiti apparecchi al tribunale di Dio, ei ne fu commosso, e disse con flebile voce: "Lo confesso, e me ne dolgo." I sacerdoti fecero con lui lunghe e ferventi preci; ed egli li accompagnò fino al punto in cui invocavano la benedizione divina sul Re. Egli tacque.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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