Pagina (804/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Egli era uomo dotto e gentiluomo onesto in ogni cosa, e forte animato del sentimento del dovere verso Dio. E nondimeno, era stato profondamente implicato nella congiura ordita a fare saltare in aria il Re, i Lordi e i Comuni; e sul punto di andare alla eternità, aveva dichiarato di non sapere intendere in che guisa un Cattolico Romano potesse stimare peccaminoso un tale disegno. La conseguenza che il popolo deduceva da siffatte cose, era che, per quanto onesto si volesse immaginare il carattere d'un papista, non vi era eccesso di fraude e di crudeltà, di cui egli non fosse capace ogni qualvolta ne andasse della securtà e dell'onore della propria religione.
      La straordinaria credenza che ebbero le favole di Oates, è massimamente da attribuirsi al prevalere di tale opinione. Era inutile che lo accusato Cattolico Romano allegasse la integrità, umanità e lealtà da lui mostrate in tutto il corso della propria vita. Era inutile ch'egli adducesse a schiere testimoni rispettabili appartenenti alla sua religione, per contraddire i mostruosi romanzi inventati dall'uomo più infame del genere umano. Era inutile che, col capestro al collo, invocasse sopra il suo capo la vendetta di quel Dio, al cospetto del quale, tra pochi momenti, egli doveva presentarsi, se ei fosse stato reo di avere meditato alcun male contro il suo principe, o i suoi concittadini protestanti. Le testimonianze addotte in proprio favore servivano solo a provare quanto poco valessero i giuramenti de' papisti. Le sue stesse virtù facevano presumere la sua propria reità. Il vedersi dinanzi agli occhi la morte e il giudicio, rendeva più verisimile ch'egli negasse ciò che, senza danno d'una causa santissima, non avrebbe potuto confessare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Dio Lordi Comuni Cattolico Romano Oates Cattolico Romano Dio