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      Churchill sussurrava(580) sottovoce, che il Re andava troppo oltre. Kirke, pur allora ritornato dalle stragi d'occidente, giurava di difendere la religione protestante. E quand'anche, ei diceva, avesse ad abiurare la fede alla quale era stato educato, non sarebbe mai diventato papista. Egli era già vincolato da una solenne promessa allo imperatore di Marocco, al quale aveva giurato che se mai si fosse indotto ad apostatare, si sarebbe fatto Musulmano(581).
      VIII. Mentre la nazione, agitata da molte veementi emozioni, aspettava ansiosa il ragunarsi delle Camere, giunsero di Francia nuove, che accrebbero lo universale eccitamento.
      La diuturna ed eroica lotta degli Ugonotti col Governo francese era stata condotta a fine dalla destrezza e dal vigore di Richelieu. Il grande uomo di Stato gli vinse; ma confermò loro la libertà di coscienza ad essi conceduta dallo editto di Nantes. Fu loro promesso, sotto alcune non incomode restrizioni, d'adorare Dio secondo il loro rituale, e di scrivere in difesa della loro dottrina. Erano ammissibili agli uffici politici e militari; nè la eresia loro, per uno spazio considerevole di tempo, impedì ad essi praticamente d'innalzarsi nel mondo. Alcuni di loro comandavano lo armate dello Stato, ed altri presiedevano a' dipartimenti d'importanza nell'amministrazione civile. Finalmente, variò la fortuna. Luigi XIV, fino dagli anni suoi primi, aveva sentita contro i Calvinisti un'avversione religiosa e insieme politica. Come zelante Cattolico Romano, detestava i loro domini teologici.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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