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      Ma benchè gli spiacesse in parte la condotta de' propri amici, ei non aveva mai mancato di compire con zelo gli ardui e perigliosi doveri d'amicizia. S'era mostrato al fianco di Russell alla sbarra; nel tristo giorno della sua decapitazione, gli aveva detto addio, fra amplessi affettuosi e copiose ed amarissime lacrime; anzi, s'era offerto di mettere a repentaglio la propria vita per procurargli la fuga(602). Questo grand'uomo, adunque, propose in Parlamento di fissare un giorno per esaminare il discorso del Re. Dal lato opposto sostenevasi, che i Lordi col deliberare rendimenti di grazie al Sovrano per il discorso, s'erano privati del diritto di muovere querela. Ma Halifax trattò con ispregio simile risposta. "Cosiffatti ringraziamenti" disse egli con quella piacevolezza di sarcasmo di cui era maestro "non includono approvazione. Siamo gratissimi sempre che il nostro Sovrano si degna di rivolgerci la parola. E in ispecie siamo grati quando, come ha fatto nella presente occasione, ci parla chiaro ed accenna ciò che ci tocchi a patire(603)."
      XVII. Il dottore Enrico Compton, vescovo di Londra. parlò fortemente a favore della proposta. Quantunque ei non avesse ricco corredo di insigni doti, nè fosse profondamente versato negli studi della propria professione, la Camera sempre lo ascoltava con riverenza; imperocchè egli era uno de' pochi ecclesiastici che in quell'età potesse vantare nobiltà di sangue. Ed egli e la sua famiglia avevano dato prove di lealtà. Suo padre, secondo Conte di Northampton, aveva strenuamente combattuto per Carlo I, e circuito dai soldati dell'armata parlamentare, era caduto con la spada in pugno, ricusando di concedere o d'accettare quartiere.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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