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      Lo stesso vescovo, innanzi di ricevere gli ordini sacri, era stato nelle Guardie; e ancorchè generalmente facesse ogni sforzo per mostrare la gravità e la sobrietà convenevoli ad un prelato, di quando in quando si vedeva in lui sfavillare qualche scintilla dell'antico spirito militare. Gli era stata affidata la educazione religiosa delle due Principesse, e aveva adempito a quel solenne dovere in modo da soddisfare tutti i buoni Protestanti, e da assicurargli considerevole influenza sopra le menti delle sue discepole, e massime della Principessa Anna(604). Adesso dichiarò d'avere potestà di manifestare l'opinione de' suoi confratelli, i quali insieme con lui pensavano che la intera Costituzione civile ed ecclesiastica del reame fosse in pericolo(605).
      XVIII. Uno de' più segnalati discorsi di quel giorno uscì dalle labbra d'un giovane, che con la bizzarria de' suoi casi era destinato a rendere attonita la Europa. Aveva nome Carlo Mordaunt, Visconte Mordaunt, grandemente rinomato anni dopo come Conte di Peterborough. Aveva già date numerose prove di coraggio, di capacità, e di quella stranezza di cervello che rese quel coraggio e quella capacità inutili alla propria patria. S'era perfino messo in mente di rivaleggiare con Bourdaloue e Bossuet. Quantunque ei fosse conosciuto come libero pensatore, aveva vegliato tutta notte in un viaggio di mare per comporre sermoni, e con difficoltà gli era stato impedito di edificare con un pio discorso la ciurma di un vascello da guerra. Adesso favellò per la prima volta nella Camera de' Pari con singolare eloquenza, con ardore, con audacia.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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